a cura della redazione, 26 gennaio 

Una nuova immagine scattata utilizzando il radiotelescopio MeerKAT in Sud Africa, rivela dettagli incredibili su misteriose “strutture che pulsano” nel cuore della nostra galassia: quasi 1.000 filamenti magnetici, che misurano fino a 150 anni luce di lunghezza, in disposizioni sorprendentemente ordinate e regolari, distribuiti in gruppi all’interno dei quali “i filamenti sono distanziati in modo uniforme, come le corde di un’arpa”. 

LO SAPEVI CHE - Nel 2019, un team internazionale di astronomi ha scoperto una delle strutture più grandi mai osservate nella Via Lattea. Una coppia di bolle che emettono radio raggiungono l'altezza di centinaia di anni luce, facendo impallidire tutte le altre strutture nella regione centrale della galassia.

Secondo l'astrofisico Farhad Yusef-Zadeh della Northwestern University, che li ha scoperti, “assomigliano quasi alla spaziatura regolare nei circuiti solari”. Yusef-Zadeh e i suoi colleghi avevano da tempo individuato una coppia di gigantesche bolle radio-emittenti. Le immagini, allora suggerivano la presenza di una forza magnetica e la presenza d alcuni filamenti. Nell’ultimo articolo, del 26 gennaio 2022, vengono esplorati in modo specifico i campi magnetici dei nuovi filamenti fotografati, 10 volte di più di quelli individuati 3 anni fa, e il ruolo dei raggi cosmici nell’illuminarli. I ricercatori ritengono che la stretta associazione dei filamenti con le bolle implichi che l’evento energetico che ha creato le radio-bolle sia anche responsabile dell’accelerazione degli elettroni necessari per produrre l’emissione radio dai filamenti magnetizzati.

Se la loro variazione nella radiazione sembra essere correlata all’attività del super-massiccio buco nero centrale della Via Lattea, le vibrazioni dei filamenti potrebbero essere innescate dall’attività magnetica delle bolle, che emette radiazioni sia nelle lunghezze d’onda radio che nei raggi X. La notizia più sorprendente è che i campi magnetici presenti risultano essere amplificati lungo i filamenti. L’ipotesi degli scienziati è che vi siano alcune fonti ricettive alla fine di questi filamenti, sollecitate dalla coppia magnetica. Le due radio-bolle ne accelererebbero le particelle proprio come le dita che “pizziacano” uno strumento a corde. Quali suoni emetteranno?


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