The Jerusalem Post, 12 dicembre

Con grande sorpresa degli archeologi nella città di Magdala, oggi conosciuta come Migdal, è stata trovata una seconda sinagoga, che si pensa risalga a 2000 anni fa, approssimativamente tra il 516 a.C. al 70 d.C., ma potrebbe essere più antica. È la prima volta, infatti, che due sinagoghe del periodo del Secondo Tempio vengono identificate in una sola città. Stiamo parlando della presunta città natale di Maria Maddalena, la controversa figura femminile che rimase con Gesù mentre affrontava la crocifissione e che fu la prima persona cui apparve dopo la sua risurrezione. La stessa che in diversi testi dell'era paleocristiana viene indicata "apostola" al pari di Pietro. Anche se gli archeologi non sono sicuri che le rovine ora chiamate Migdal appartengano davvero alla comunità menzionata nei testi antichi, la sua posizione corrisponde a queste descrizioni. Fondato nel II secolo a.C. all’inizio del periodo asmoneo, Migdal era un villaggio di pescatori. Nei testi biblici, la città è indicata come "Magdala Nunayya" o "Città dei pesci". Il nuovo centro religioso appena scoperto getta nuova luce su quell’antica comunità sulla sponda occidentale del Mar di Galilea. Dina Avshalom-Gorni, archeologa dell’Università di Haifa e co-direttrice degli scavi, suppone possa trattarsi di un edificio dedicato alla lettura e allo studio della Torah e alle riunioni sociali, per il suo stile più semplice rispetto alla sinagoga rinvenuta nel 2009. Costruita in basalto vulcanico, calcare e gesso, la seconda sinagoga appena scoperta è composta da una sala principale e da altre due stanze. Una delle stanze più piccole ospita una mensola in pietra che potrebbe aver contenuto i rotoli della Torah. Sono stati individuati anche sei pilastri, che probabilmente sorreggevono il tetto, e residui d’intonaco bianco che mostrano ancora decorazioni con disegni colorati. Il sito conteneva anche portacandele in ceramica, ciotole di vetro modellato, anelli e utensili in pietra usati per i rituali di purificazione. L’altra sinagoga è invece più grande e più riccamente decorata. I due centri religiosi si trovavano a poca distanza l’uno dall’altro in una sezione dell’antica città che ospitava bagni rituali ebraici. Non è chiaro se le due costruzioni si succedano nel tempo. Al momento prevale l’ipotesi che si tratti di strutture coeve, il che indicherebbe che Migdal era un centro abbastanza grande da aver bisogno di due sinagoghe quali di luoghi di incontro del quartiere e centri di apprendimento.


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