Una misteriosa creatura mummificata sta facendo notizia in Giappone. Sembra una piccola sirena, forse un feticcio del culto praticato sul monte Koyasan...


a cura della redazione, 5 marzo

Sembra un bizzarro feticcio di 30,48 centimetri, ma il documento che accompagna la misteriosa creatura mummificata, che sta facendo notizia in Giappone, parla di una "sirena" catturata tra il 1736 e il 1741 nell'Oceano Pacifico, al largo dell'isola giapponese di Shikoku. È stata conservata per quasi mezzo secolo in un tempio nella città di Asakuchi, in una teca di vetro, dove fu deposta circa 40 anni fa, e poi chiusa in una cassaforte ignifuga. La metà superiore della creatura presenta una testa pelosa, una faccia contorta e denti appuntiti, le sue mani sembrano umane, nonostante le unghie siano animalesche, mentre la parte inferiore del suo corpo è simile a una coda di pesce. Per sapere di più sulle origini della creatura un team di scienziati dell'Università di Okayama, in Giappone, ha recentemente  scansionato  il corpo con la Tomografia Compiuterizzata (TC) presso l'ospedale veterinario della Kurashiki University of Science and the Arts. Secondo Hiroshi Kinoshita, della Okayama Folklore Society che guida il progetto di ricerca, questa bizzarra creatura potrebbe avere un significato religioso. 

Nella mitologia giapponese, infatti, le sirene sono associate all'immortalità, come la storia di Ningyo, il pesce umano dalle scintillanti scaglie dorate, che dona la longevità a coloro che ne mangiavano la carne. Si narra che in Giappone, alcune persone un tempo mangiassero le squame delle mummie di sirene, che sarebbero state utilizzate come oggetti di culto sul monte Koyasan, nella prefettura di Wakayama, e sull'isola di Amami-Oshima, nella prefettura di Kagoshima. Kinoshita ha ideato il progetto dopo essersi imbattuto in una foto della mummia mentre leggeva i documenti lasciati da Kiyoaki Sato (1905-1998), uno storico naturale di Satosho. Si ritiene che Sato abbia scritto la prima enciclopedia giapponese su ghoul "yokai", hobgoblin e altre creature soprannaturali del folklore giapponese. Dopo aver appreso che la "mummia sirena" era ospitata a Enjuin, Kinoshita ha contattato i funzionari del tempio e dell'università per condurre la ricerca. 

Takafumi Kato, professore di  Paleontologia, è stata incaricata dell'analisi morfologica della parte superiore del corpo sulla creatura mitica, per esaminare il trattamento antisettico praticato anticamente sulla mummia, ben conservata. Un professore associato specializzato in Ittiologia si sta concentrando, invece, sulla parte inferiore del corpo, mentre un esperto di Biologia Molecolare sta effettuando le analisi del DNA. La cosiddetta "sirena" sarebbe stata catturata in una rete da pesca nel mare al largo della prefettura di Kochi, secondo una lettera del 1903 scritta da uno degli ex proprietari della creatura. Questa missiva è stata trovata accanto alla creatura, nella scatola giunta misteriosamente nel tempio di della città di Asakuchi, ma i ricercatori non hanno ancora la più pallida idea di quando o come la "cosa" sia arrivata nel luogo sacro. Secondo Kinoshita la cosiddetta sirena potrebbe essere artificiale, fabbricata dall’uomo durante il periodo Edo giapponese, tra il 1603 e il 1867, da parti di "animali viventi", probabilmente una scimmia e un salmone o una trota. Solo l’esame del DNA, però, potrà confermarlo. Purtroppo dovremo attendere la fine del 2022 per saperlo.


RIPRODUZIONE RISERVATA ©Enigmaxnews2022