a cura della redazione, 19 marzo

La visionaria mappa del mondo creata dal monaco del XV secolo Fra Mauro è stata digitalizzata e ora può essere esplorata in dettaglio online con una fantastica profondità e ampiezza di materiale esplicativo in italiano, inglese e cinese. Realizzata nel monastero di San Michele a Isola, intorno al 1450, la mappa ha adottato un approccio completamente nuovo alla cartografia, evitando le rappresentazioni di un mondo incentrato su Gerusalemme o Roma comuni nelle mappe europee medievali prima di allora. Si basa sulla Geografia di Tolomeo e sulle carte nautiche contemporanee. Include migliaia di annotazioni derivate da fonti antiche, studiosi medievali, esploratori come Marco Polo e Niccolò de' Conti e testimonianze oculari che Fra Mauro ricevette da viaggiatori a Venezia e di monaci in visita dall'Etiopia. È ricca di immagini iconografiche che rappresentano città, castelli, strade, navi e persino relitti. Leonardo Bellini, miniatore e nipote del famoso pittore Jacopo Bellini, vi dipinse un'immagine del Giardino dell'Eden in un angolo. La mappa fu esposta nel monastero e divenne rapidamente un'icona dello status di Venezia come fiorente centro del commercio e dell'arte globale. 

Vi rimase per 350 anni fino alla soppressione dei monasteri sotto Napoleone nel 1810. Oggi fa parte della collezione permanente della Biblioteca Nazionale Marciana. Nell'edizione digitale della mappa è possibile visionare tutti 2.922 cartigli della categoria "Spazio Geografico", che evidenzia città, paesi, regioni, specchi d'acqua, strade, ponti, rotte commerciali e molto altro ancora. Dal menu è anche possibile selezionare ed esplorare l'itinerario di viaggio di Marco Polo, legato ai luoghi contemporanei su Google Maps. La maggior parte delle selezioni del menu ha audio e video interattivi. Basta fare clic sui pulsanti di riproduzione per avviare spiegazioni dettagliate di ciò che stai vedendo. Abbiamo trovato molto interessante la rubrica "Luoghi leggendari" e le sezioni che contestualizzano la mappa, il suo significato all'epoca, il modo in cui è stata riprodotta e la sua collocazione in una timeline di altre mappe del mondo, anche più antiche, tutte digitalizzate e ad alta risoluzione. Ultima, ma certamente non meno importante, è una libreria digitale, nella quale ogni voce è un libro di geografia e di viaggi collegato alla versione digitalizzata del tomo in questione. Dalla bottega di Fra Mauro proviene anche una bellissima carta marina, oggi conservata alla Biblioteca Apostolica Vaticana, che si distingue dalla produzione cartografica nautica del tempo per la ricchezza dei contenuti cosmografici. Non solo i cartigli la accomunano al mappamondo veneziano ma anche il disegno delle coste del Mediterraneo, che è del tutto coincidente, anche nelle dimensioni. Le due mappe sono perfettamente sovrapponibili, tanto che la scala delle distanze in miglia nautiche tracciata sulla carta marina, secondo la consuetudine del tempo, è legittimamente trasferibile sul mappamondo, permettendoci di misurare la grandezza del mondo allora conosciuto. Il mondo rappresentato da Fra Mauro risulta avere un diametro di circa 11.500 km, ovvero una circonferenza di circa 36.000 km, un dato che si colloca a metà tra i 33.000 km di Tolomeo (II secolo) e i 40.000 di Eratostene (III secolo a.C.).

Il mappamondo di Fra Mauro è stato realizzato nel monastero camaldolese di San Michele in Isola, a Venezia, verso il 1450, rappresenta un ponte tra le conoscenze geografiche medievali e i progetti di esplorazione e commerciali che avrebbero portato pochi decenni più tardi alla scoperta del Nuovo Mondo e alla circumnavigazione dell’Africa. Nel 1942 il governo italiano voleva presentarlo all’Esposizione Universale di Roma come esempio eloquente del contributo italico alle grandi esplorazioni geografiche, e per quella occasione ne fece eseguire una riproduzione facsimile che oggi fa bella mostra tra le collezioni del Museo Galileo. Dipinto e istoriato con colori vivacissimi, il lavoro di Fra Mauro è inscritto in un cerchio di circa due metri di diametro. La rappresentazione geografica è arricchita da oltre tremila cartigli, moltissimi toponimi e centinaia di immagini di città, templi, strade, navi, oltre a un bellissimo paradiso terrestre miniato da Leonardo Bellini. Fra Mauro delinea l’immagine del mondo appena precedente alle navigazioni dei Portoghesi e degli Spagnoli, integrando la Geografia di Tolomeo (ca. 100 - ca. 175 d.C.) con i racconti di viaggio di Marco Polo (1254-1324) e Niccolò de’ Conti (1395-1469). L’ecumene antica si espande verso oriente fino al Giappone e verso sud fino alle latitudini più meridionali dell’Africa che, sebbene non completata, lascia intravedere chiaramente la possibilità della sua circumnavigazione. Oltre ad aver immaginato e definito la possibilità concreta di congiungere il Mediterraneo con l’Oceano Indiano, circumnavigando l’Africa in un’unica immensa rotta, Fra Mauro disegnò una straordinaria e dettagliatissima rappresentazione delle regioni interne dell’Africa. Quella dell’Etiopia, in particolare, rimase insuperata per centinaia d’anni. Fra Mauro si avvalse di carte geografiche che ricevette da monaci etiopi giunti a Venezia, probabilmente per partecipare al Concilio di Firenze (1439-1440), raccogliendone i racconti e le testimonianze. Basandosi su queste notizie raffigurò i regni etiopi ben oltre le latitudini ritenute abitabili da Tolomeo.

Dalla bottega di Fra Mauro proviene anche una bellissima carta marina, oggi conservata alla Biblioteca Apostolica Vaticana, che si distingue dalla produzione cartografica nautica del tempo per la ricchezza dei contenuti cosmografici. Non solo i cartigli la accomunano al mappamondo veneziano ma anche il disegno delle coste del Mediterraneo, che è del tutto coincidente, anche nelle dimensioni. Le due mappe sono perfettamente sovrapponibili, tanto che la scala delle distanze in miglia nautiche tracciata sulla carta marina, secondo la consuetudine del tempo, è legittimamente trasferibile sul mappamondo, permettendoci di misurare la grandezza del mondo allora conosciuto. Il mondo rappresentato da Fra Mauro risulta avere un diametro di circa 11.500 km, ovvero una circonferenza di circa 36.000 km, un dato che si colloca a metà tra i 33.000 km di Tolomeo (II secolo) e i 40.000 di Eratostene (III secolo a.C.). L'edizione digitale del mappamondo, un progetto FISR finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, è stata curata da Filippo Camerota (Museo Galileo di Firenze) e Angelo Cattaneo (CNR) grazie alla collaborazione istituzionale tra il Museo Galileo, la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia e la Nanyang Technological University di Singapore, ed è stato reso possibile grazie a un progetto FISR finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. la Mappa virtuale è stata presentata a Venezia in occasione dell'apertura al pubblico di una nuova ala museale della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia (Ridotti dei Procuratori), all'interno della quale spicca il nuovo allestimento del Mappamondo di Fra Mauro e altri preziosi cimeli cartografici.


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